Le espressioni Gender Studies e Queer Theories indicano un insieme di ricerche interdisciplinari sulla sessualità volte alla promozione dei diritti umani delle donne e delle minoranze sessuali e alla critica di quei pregiudizi maschilisti, omofobici e transfobici che generano discriminazioni e violenze. Tali ricerche coinvolgono la filosofia e le discipline umanistiche, ma anche i saperi psicopedagogici e medici: non sono quindi ostili all'indagine scientifica della natura, ma al contrario contestano l'uso strumentale che del concetto di "natura umana" viene fatto a fini ideologici e discriminatori. La natura umana produce infatti varietà e differenze tanto nei corpi quanto nelle identità e nei desideri: è invece spesso la cultura che mortifica la ricchezza della natura riconducendola in angusti schemi binari. Il concetto di "gender" (genere), in particolare, viene utilizzato da questi studi per indicare la componente psico-culturale dell'identità sessuale, e per promuovere una cultura in grado di accogliere tutte le sfumature delle identità di cui gli esseri umani sono capaci, anche quando non si conformano agli stereotipi che, seguendo convenzioni e pregiudizi, e non certo la "natura", vengono attribuiti al maschile e al femminile.
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